Care Amiche, cari Amici
innanzitutto ancora buon 2010! Iniziamo il nuovo anno col tema dei temi, i cambiamenti climatici, poiché dal 15 gennaio prenderà il via l'iter del nostro disegno di legge sul clima, per fare della nostra provincia una delle realtà territoriali più avanzate in Europa su questo argomento. Come vedete, l'ottimismo non manca… anche perché in ogni caso non costa nulla… :-) Parlando di questi obiettivi con Luisa Patruno del quotidiano l'Adige, a margine dell'intervista sono emerse anche alcune valutazioni di carattere politico sul mio presente ed il mio futuro nei Verdi, che hanno trovato spazio sul giornale di domenica 3 gennaio (allegato). Sono stato, comprensibilmente, tempestato di telefonate, sms, email… e mi dispiace solo che qualcuno possa aver interpretato questo "outing" come premeditato e non praticato nei luoghi e nelle forme più deputate. Ma era nell'aria da tempo ed anzi, non vi è stato nell'articolo nulla di nuovo rispetto a quanto i Verdi del Trentino non sapessero già da mesi. Certo Luisa è stata scaltra - è un'ottima professionista - ed ha "fatto il titolo" col mio malessere, invece che con le mie valide proposte. Ma è andata così. Spesso trovano più spazio sui giornali le polemiche anziché le proposte od i risultati politici… Vorrei però cogliere questo nostro primo appuntamento del 2010 per dirvi alcune cose.
La prima. A prescindere dalle mie decisioni politiche non viene meno - non verrà mai meno - il mio impegno per la tutela dell'ambiente e per i temi correlati sui quali mi sono così fortemente impegnato non solo negli ultimi 6 anni, ma in tutta la mia vita. Vorrei ricordare che se sono abbastanza giovane all'anagrafe, in realtà sono impegnato nel sociale, in politica e nelle istituzioni da oltre 25 anni, solo nell'ultimo periodo con i Verdi. Se per oltre vent'anni, con puro spirito di servizio, sono salito sulle montagne a monitorare i ghiacciai e l'ambiente (tanto per fare un esempio) l'ho fatto solo per l'amore per la Natura, non per alcun tornaconto politico. Sempre ho cercato di agire con grande coerenza e rispetto verso tutti, con una fede incrollabile nel "valore" del lavoro. E considerando il mio impegno - qualunque fosse il contesto - come una manifestazione nella vita sociale della mia fede cristiana. Vedo con piacere che anche la "Chiesa ufficiale", finalmente, inizia a proclamare la salvaguardia del Creato come dovere per ogni credente. Anche per questo mi sono sempre autodefinito "cattolico-popolare" e "montanaro", piuttosto che "ambientalista". Etichetta che non aberro certamente, ma che mi sembra meno adatta al mio essere nato in mezzo alle montagne, negli stessi luoghi dove hanno vissuto, lavorato, sofferto e gioito i miei avi e dove stanno crescendo i miei figli.
La seconda. Il Gruppo consiliare continuerà autonomamente la propria attività anche per i prossimi quattro anni, cercando di essere anche in questa legislatura il più attivo e propositivo del Consiglio. Anna e Giorgio - persone che stimo ed apprezzo molto - continueranno a lavorare al mio fianco. Lo stesso nome del Gruppo, salvo modifiche nella denominazione formale dei Verdi del Trentino od eventi al momento imprevisti, rimarrà probabilmente lo stesso per l'intera legislatura, così come il logo, la carta intestata, le iniziative, eccetera. Dunque, apparentemente nulla cambierà, poiché non voglio certamente essere io a far sparire la "rappresentanza istituzionale" dei Verdi dal parlamentino dell'Autonomia provinciale. Ciò che cambia sono i rapporti tra me ed i Verdi. Se fino a qualche mese fa ero indipendente ma partecipavo alle iniziative del partito, ora sono indipendente e basta. Per il futuro si vedrà, in politica, come nella vita, le cose possono evolvere e cambiare. Qualcuno mi accusa perché non voglio partecipare al rilancio - a livello nazionale e locale - del partito dei Verdi e non desidero impegnarmi nella nuova "costituente ecologista". Credo che su queste iniziative, del tutto rispettabili e legittime, io possa esprimere la mia libera opinione e possa non aderirvi, quantomeno in questa fase. Ciò non toglie che io non auguri pieno successo a TUTTE le iniziative volte a rafforzare i temi ecologisti in politica. Chiedo però che ogni mia decisione - giusta o sbagliata, condivisibile o meno - sia rispettata. I Verdi c'erano prima che Bombarda si impegnasse in politica e ci saranno ancora quando Bombarda racconterà le fiabe ai nipoti davanti al caminetto… A suo tempo ho cercato, modestamente, di portare delle proposte per il rilancio dei Verdi (qualcuno si ricorda di Roncegno?), ma non sono state accolte. In altre occasioni mi ero permesso di esprimere pareri discordi sulle operazioni "Sinistra Arcobaleno" e "Sinistra e Libertà". Ciononostante, come attesta l'archivio di questa newsletter, ho sempre fatto il mio dovere per sostenere anche quelle proposte e quelle persone che pur non godevano del mio favore. E nonostante non fossi iscritto ai Verdi ho contribuito, con una cifra abbondantemente superiore ai centomila euro, alle attività del partito (altro che "ingratitudine"…)
La terza. Sono certamente riconoscente verso i Verdi del Trentino (lo sono sempre stato, in pubblico ed in privato, anche se qualcuno fa finta di dimenticarsene), che mi hanno offerto una grande opportunità ed ai quali ho sempre portato grande rispetto, oltreché voti ed immagine. In un rapporto non è possibile fare un bilancio ragionieristico… si dà e si riceve… io ho ricevuto molto e credo, onestamente, di avere dato molto. Ma quanto è accaduto a partire dalle elezioni del 2008 è stato veramente insopportabile, anche per chi come me ha la pazienza di un Giobbe. Sarebbe inutile fare l'elenco. Basti un fatto per tutti: in 13 mesi di legislatura il "mio" partito non ha sentito la necessità di chiedere ufficialmente un incontro a quattr'occhi col presidente Dellai per capire quali dovessero essere i rapporti tra il governo provinciale e chi il governo lo deve sostenere ma senza esserne parte. La sensazione di "abbandono politico" che ho vissuto dal novembre 2008 ad oggi non la auguro a nessuno. So bene che qualcuno ribalterà completamente queste affermazioni, vista l'incapacità di ammettere errori e responsabilità. Sono stato letteralmente in balìa degli eventi… innumerevoli volte ho iniziato a scrivere la lettera di dimissioni da consigliere, ma poi ogni volta ho pensato che questo sì che sarebbe stato un tradimento, dei duemila elettori che mi hanno portato per la seconda volta in Consiglio ma anche delle altre migliaia di persone che pur non avendo votato per me mi hanno in moltissime occasioni dichiarato stima e fiducia. Perché ciò che conta non sono io, in quanto persona che ha un interesse di carriera. Ma come posso riuscire a portare in porto iniziative che siano di reale beneficio per la collettività. Le persone passano, gli obiettivi restano. Io non conto nulla, sono solo uno strumento nelle mani di qualcuno più grande di me (e più grande di Dellai o Berlusconi…). Lo so che tra alcuni (pochi) anni non sarò più in Provincia, so altrettanto bene che sarò impegnato in altre attività "sociali" (perché è così da quasi trent'anni ed ormai il mio carattere di "animale sociale" e di cooperatore è abbastanza ben forgiato) e so che per raggiungere alcuni obiettivi in politica ci vogliono i numeri, la forza, gli appoggi, gli accordi. Tutto quello che mi è mancato nell'ultimo anno. Basti pensare alla salvaguardia del Colbricon, un risultato eccezionale che per me vale un'intera legislatura. In questa "durissima battaglia" ( mi sia consentito questo eufemismo un po' forzato nel vocabolario di una persona che desidera vivere una vita nonviolenta) ho trovato accanto tanti amici della SAT, tanti amici delle associazioni e delle valli, addirittura diversi colleghi consiglieri di opposizione… ma non chi avrebbe dovuto porsi con me in prima fila, purtroppo…
La quarta. Mi sento chiedere da più parti dove andrò, cioè in quale altro partito. La risposta è: al momento, da nessuna parte! Se avessi voluto andarmene per carriera mia, lo avrei già fatto. Altri partiti, da anni, mi offrono i cosiddetti "ponti d'oro". Ma torno a dire che l'obiettivo non è quello di diventare io più bello e visibile, ma quello di riuscire a realizzare alcuni obiettivi politici che solo con accordi ed appoggi più ampi possono realizzarsi. Che senso ha, altrimenti, impegnarsi in politica e nelle istituzioni? La cosa più frustrante è infatti quella di vedersi "tappare la bocca" non perché si dicono cose sciocche, non perché gli argomenti siano fuori tempo o fuori luogo, ma perché non si ha il peso politico per attuare le proprie proposte. In ogni caso, io non sono la persona che fa politica dal predellino… se volessi andare da qualche parte, prima mi confiderei con i miei amici, come ho sempre fatto, perché sono convinto che la politica sia un'azione collettiva. Io credo fortemente nel valore del fare insieme, del "NOI". Sono anch'io, come diceva don Lorenzo Guetti, "montanaro di dentro e di fuori", con tutto ciò che comporta (limiti compresi). Da soli, in politica come in montagna, ci si può anche stare, ma non si va lontano… e se si cambia strada, è meglio essere in tanti a farlo contemporaneamente. Certo, dopo un lungo naufragio pensavo di aver trovato nei Verdi la mia spiaggia. Vi ho trovato molte persone meravigliose, ma non tutto ciò che avevo auspicato. Sono il primo a soffrirne. A questo punto il livello di delusione è così alto, che l'unica prospettiva politica che al momento vedo è quella di cercare di chiudere decorosamente il mio mandato elettivo e poi di ritornare ad impegnarmi nell'associazionismo, dove ho incontrato persone altrettanto meravigliose. Ovviamente con questa mia comunicazione, pur se lunga, non ho esaurito tutti quelli che considero i miei "buoni argomenti"… preferirei parlarne più diffusamente a voce, parlandoci negli occhi, con quel contatto personale che io ho sempre cercato ma che spesso non ho trovato. In ogni caso, poiché auguro lunga vita a tutti (me compreso) e poiché la vita è piena di sorprese, penso e spero che ci saranno ancora tante occasioni di incontro e di cammino insieme, perché su tutto quello che unisce coloro che amano la nostra Terra unica ed insostituibile io ci sarò! Sempre!
Un abbraccio
Roberto
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